San Gaspare del Bufalo è il fondatore della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, noto per il suo impegno nella predicazione e per la dedizione ai più bisognosi. La sua vita rappresenta un esempio di carità e sacrificio cristiano.
Nato a Roma il 6 gennaio 1786, Gaspare del Bufalo crebbe in una famiglia profondamente religiosa. Ordinato sacerdote nel 1808, si oppose al giuramento imposto da Napoleone e, per questo, fu esiliato. Dopo la caduta dell’impero napoleonico, tornò a Roma e iniziò la sua opera missionaria. Morì il 28 dicembre 1837, lasciando un’impronta indelebile nella Chiesa e nella società.
L’impegno nella predicazione: Gaspare del Bufalo si dedicò intensamente alla predicazione delle missioni popolari, un’opera finalizzata a rinnovare la fede delle comunità. Attraverso i suoi discorsi ispirati, riuscì a riavvicinare molti alla Chiesa, affrontando anche situazioni di grande difficoltà. La sua parola, intrisa di fede e amore, attirava migliaia di fedeli, spingendoli a una conversione sincera.
L’attenzione ai più bisognosi: San Gaspare non si limitò a predicare; dedicò gran parte della sua vita a sostenere i poveri e gli emarginati. Fondò rifugi per i senzatetto e lavorò per migliorare le condizioni di vita delle classi più disagiate. Il suo esempio di generosità e attenzione verso i deboli rimane un punto di riferimento per i fedeli.
Eredità spirituale: La Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue, istituita da Gaspare nel 1815, continua a diffondere il messaggio di redenzione attraverso il sangue di Cristo. L’ordine è attivo in tutto il mondo, portando avanti la missione di evangelizzazione e supporto alle comunità in difficoltà.
